La prima frase che insegnano qui in slovacchia ad uno straniero è: "Nech sa paci" che corrisponde in inglese a "here we go" e all'italiano " ecco qua o ecco a te/voi". "Strano"- ho pensato la prma volta che ho aperto il libro di slovacco e ho visto che era tra le prime frasi da imparare. Ho capitolo solo qualche settimana dopo il perchè: al supermercato, nei locali pubblici, sull'autobus quando il controllore di controlla il biglietto, quando ti lasciano il posto a sedere, gli slovacchi usano "Nach sa paci". Un espressione colloquiale che infilano quasi ovunque. Gli slovacchi dicono anche molto spesso supero, il corrispettivo italiano di "Ok, fantastico", o "it's great". in inglese. Qui si usa anche il "Ka" per dare un nomignolo alle persone che conoscit. Così Silvia può diventare Silvinka, Ida Idka e così via.
Non so perché, ma rimango sempre ancora stupita, quando al
supermercato, i cassieri, mentre porgo loro le cose da pagare, mi
dicono con cortesia buongiorno e buona sera, troppo abituata forse
alle faccia da funerale che hanno i cassieri in italia.
La situazione politica di questo paese è alquanto incasinata.

In Slovacchia, i ragazzi sembra che abbiano, qualche volta, degli
hobbies decisamente particolari. Proprio come Haruj, un ragazzone di
venticinque anni grande e grosso,dall'aria un po' burbera,ma
che-difficile da credere solo a guardarlo- ha come hobby quello di
cucire e ricamare.
Dopo quattro settimane a Bb, mi sento a volte quasi impaziente di
tornare anche solo per un po' a casa. Essere
all’estero da soli ed in un posto in cui le persone non sembrano
essere esattamente molto socievoli o comunque un po' freddino, ha i
suoi contro.