
Una calma quasi surreale ha invaso le strade di Banska Bystrica nel primo weekend dopo la dichiarazione dello stato di emergenza per il Coronavirus da parte del governo Slovacco. La domenica in questa città non è mai stata molto vivace, ma per la prima volta il centro di Banska Bystricia si è quasi completamente svuotato.
In tutta la nazione allo stato attuale si contano un centinaio e più di casi di positività al virus. E il numero è destinato con ogni probabilità a crescere. Tanti, infatti, gli slovacchi che ad inizio marzo sono tornati dal Nord Italia dopo essere stati nel Bel paese a sciare.
Per arginare la diffusione del Coronavirus, il governo, sulla scia di quanto fatto in Italia, ha imposto rigide restrizioni: chiusura dei pub, dei ristoranti, dei centri commerciali, delle scuole, delle università, di tutti e tre gli aereoporti nazionali, unitamente allo stop dei servizi di trasporto pubblico che collegano la Slovacchia alle nazioni vicine, con riduzione anche dei trasporti su gomma sul territorio nazionale. Il governo pare che abbia istituito anche alcuni luoghi appositi per permettere alle persone di rientro dall'estero di mettersi in quarantena.
Subito dopo l'annuncio dello stato di emergenza, come per magia, le persone hanno cominciato girare con la mascherina, anche se, pure qui, non tutti sembrano essersi resi a pieno conto della situazione.
Se da una parte c'è chi ancora minimizza, dall'altra c'è tuttavia anche chi sembra essere sull'orlo di una crisi di nervi, dando il via alla classica caccia all'untore. Un'imprenditore di nazionalità italiana, infatti, è stato segnalato e denunciato alla polizia per non essersi messo in quarantena. La sua colpa? A quanto pare quella di essere rientrato dall'italia.... A METà GENNAIO!!.( ebbene si, quando non era ancora scoppiato il pandemonio)
Mentre chiudono i confini a destra e manca, il governo slovacco sta facendo di tutto per rimpatriare i propri connazionali all'estero, ma lo stesso non si può dire per chi, straniero come me, è rimasto letteralmente bloccato in questo paese. L'ambasciata italiana a Bratislava ha diramato un annuncio per i cittadini non slovacchi presenti sul territorio nazionale, consigliando loro di tornare nella propria patria d'origine, senza però, pensare al come far avvenire questo rimpatrio in modo decente. Eh già, perché senza voli, treni e altre forme di trasporti, è davvero impossibile in questo momento poter far rientro a casa. Giacché se ne dica che in questo momento sia meglio non tornare in Italia e mettere a rischio se stessi e i propri familiari, c'è purtroppo chi ha la necessità di doverlo fare o chi, semplicemente, non se la sente di affrontare una pandemia globale in un paese straniero, lontano dai propri cari. Specie se il rischio di restare bloccati all'estero per un tempo lungo indefinito è sempre più alto e non sei sicuro dell'efficienza del sistema sanitario del paese che ti ospita. Il meglio che, però, l'ambasciata riesce a fare, per chi vuole tornare a casa, è indicare un vero e proprio viaggio della speranza o opzioni decisamente impossibili da realizzare: Come attraversare il confine Austria- Slovacchia a piedi per arrivare agli aeroporti di destinazione,o fittarsi un auto e arrivare nella nazioni limitrofe!! Peccato solo che mentre chi di competenza elargisce queste "utilissime" soluzioni, sono già diversi giorni che i vicini paesi hanno chiuso i proprio confini, oltre ad aver annullato tutti i voli disponibili. L'ultimo "ammirevole" supporto dell'ambasciata è stato quello di organizzare un autobus in direzione Tarvisio, con una stazione ferroviaria da cui non parte quasi nessun collegamento decente per le altre regioni di Italia. Ma non è finita qui: perchè non solo si viene lasciati una stazione senza molti collegamenti, ma per giunta anche in piena notte!!
Al momento resta tutto un grande interrogativo,
Una cosa comunque è sicura: in tempi di emergenza, anche gli Slovacchi, proprio come gli italiani,
hanno fatto la corsa a svuotare i supermercati e, nonostante sia un popolo che vada avanti a zuppe e verdure, la prima cosa di cui hanno fatto provvista è stata l'immancabile pasta italiana...