Se c'è una cosa che, almeno noi italiani, proprio non dobbiamo invidiare agli slovacchi, sono le linee ferroviarie: treni vecchissimi e lenti che, specialmente, durante i week- end funzionano in forma molto ridotta. Peggio di Trenitalia. Tra vecchi catorci, ritardie corse soppresse, viaggiare in treno in Slovacchia può trasformarsi in una mirabolante avventura. Ancora di più poi se, ci si aspetta, come generalmente funziona di norma, che i treni per andare e tornare da un luogo debbano prendere direzioni opposte. In Slovacchia, però, non funziona in questo modo. O almeno non sempre. Può capitare, infatti, che il treno per riportarti nel luogo da cui sei venuto, vada nella medesima direzione del posto in cui sei giunto. Non so se mi spiego. Risultato? Se sei straniero, non sai lo slovacco, non hai la fortuna di trovare qualcuno che parli inglese e nella stazione non c'è alcuna indicazione chiara, si rischia di capirci ben poco su come muoversi.
Se non altro percorrere alcune tratte è davvero molto economico: a volte i biglietti, per percorrenze anche di venticinque minuti, costano solo un euro.
Se ci si vuole invece muovere in taxi, si può far ricorso a Bolt, una economica
compagnia molto simile ad Uber.
compagnia molto simile ad Uber.
Peculiarità logistiche a parte, la Slovacchia è un paese in cui non mancano le stranezze neppure sul piano religioso. Come i preti che simpatizzano per i partiti di estrema destra tra cui anche Kotleba. Sembra assurdo, ma è così. Pare che qualche tempo fa l’arcivescovo di Trnava, abbia inviato un monito ai sacerdoti della sua diocesi, dicendosi addolorato del fatto che alcuni di
questi avessero dato sostegno a ideologie politiche non molto lontane dal vecchio regime nazista.. Insomma, noi ci lamentiamo del clero italiano, ma a quanto pare gli slovacchi, sotto alcuni punti di vista, stanno messi peggio.
Quante alle celebrazioni liturgiche...bhe...queste fanno un' ottima concorrenza, in termini di pedanteria, a quelle italiane.
Una domenica pomeriggio, insieme ad un amico e alla sua ragazza, per pura curiosità personale mi sono ritrovata a partecipare ad una messa a Banska Bystrica.
Seguire la messa slovacca, senza capire una sola parola si è rivelata essere un esperienza "mistica", e non in termini religiosi: durante la messa i fedeli si alzavano e sedevano ripetutamente,-peggio di un allenamento in palestra - sulle note di canti interpretati da "tenori"o comunque gente che aveva studiato lirica (mica come i cori sempliciotti che abbiano in italia!).
Quello che mi ha colpito di più? Sicuramente, la presenza di un piccolo display che, a quanto mi hanno spiegato, indicava il numero della lettura, tratta dalla bibbia, che si stava eseguendo.
Più che a messa, insomma, mi sono sentita per un attimo come se fossi alla posta.